Parte male il Real in questa sfida domenicale facile sulla carta.

Non passano nemmeno 10 minuti che il Sirmione Rovizza azzarda e trova una traversa e subito dopo di rimpallo il vantaggio di testa.

Storditi palla al centro il Sirmione accelera nuovamente e entrati in area la punta viene atterrata, rigore, siamo al minuto n°9 e siamo sotto di due reti a zero.

Tutto da rifare.

La partita dovrebbe entrare in clima arrembaggio ma la mancanza di giocatori fondamentali e l’aver preso forse sottogamba gli avversari la fanno da padrona.

Tutto il primo tempo è un tentativo continuo di ricerca della rete, ci prova in più riprese Zaninelli, tenta Tomasotti, anche capitan Lucio di fa notare in area avversaria

in più riprese per cercare la rete ma nulla da fare. L’arrembaggio è continuo ma il gioco non è pulito, lucido, come siamo abituati a vedere.

Il Sirmione Rovizza non da sfoggio di un gioco eccellente ma in questa confusione di rimbalzi e lanci non da spazi e smorza le nostre azioni con un pressing continuo e,

nonostante sia scomposto, efficace.

Rientriamo in campo per il secondo tempo.

Ricordiamo che Mr. Treccani è squalificato e non può dare indicazioni dalla panchina, viene modificato leggermente in modulo e il gioco si ribalta.

in dieci soli minuti il Real trova la rete del 2 a 1 con Liberini appena entrato e poco dopo con il rigore di Tedoldi per un tocco di mano.

Siamo 2 a 2.

Il Real sta pensando di riprendere la partita, gestire il pareggio e cercare il vantaggio. Il gioco si formalizza con fraseggi e ricerca di spunti che portano il Real a portarsi spesso

davanti all’estremo difensore ma la palla non entra. Arriva una punizione a favore del Rovizza per un atterramento fuori area, un tiro fiacco che viene malamente deviato, smarca e

sorprende Bertocchi e il Sirmione trova il 3 a 2.

Siamo ancora a tempo, ora o mai più ma non c’è spazio. I continui cambi del Sirmione fermano continuamente il ritmo, non riusciamo a costruire azioni a favore, la loro difesa si

rigenera quasi completamente lasciando una sola punta e schierandosi totalmente a difesa del vantaggio. Ci proviamo fino alla fine, ma il gioco è sterile, le palle poche e non

funziona, qualcosa non va bene e si nota.

Il tribuna ci crediamo fino all’ultimo momento ma vediamo azioni poco ben impostate, un gioco fiacco e poco incisivo di fronte ad un avversario che potevamo schiacciare, ma il calcio

è anche testa, psicologia e stato d’animo. Il Sirmione esulta di felicità per la vittoria, noi delusi usciamo dal campo dopo il fischio di fine.

Possiamo dire che le partite no aiutano a farci capire cosa non va bene e che non sempre si può fare bene, si chiama sport, e noi siamo il Real